E metteteci voi tutti gli altri confronti che volete. In realtà volevo commentare la prova fatta da 4r con una Kona elettrica ed una ioniq elettrica. Nel primo caso si è gironzolato per la Sardegna, non ricordo se partendo in loco o da Milano, nel secondo si è fatto un Milano Palermo. Doverosa premessa: l'auto elettrica va bene, molto bene. Confortevole, brillante, non inquina ( ok, lo so che l'elettricità da qualche parte deve essere prodotta e le batterie inquina ad essere costruite e ad essere smaltite, ama limitiamoci a quello che esce dal tubo di scappamento). Ma in questo test emergono prepotentemente i problemi noti, che, ad ora, fanno si che quella tipologia abbia una fruibilità degna del 1800. E sono, ovviamente, capacità delle batterie e tempi di ricarica. Teniamo presente una cosa: più le batterie sono capienti ( e costose, cosa che non si sottolinea mai) più aumenta l'autonomia ma, contemporaneamente, i tempi di ricarica. Quest'ultima cosa, in realtà, è vera fino ad un certo punto, perchè una batteria più capiente permette di percorrere più km con la ricarica all'80% rispetto ad una meno capiente (perchè ricarica all'80%? Perchè è il limite massimo di ricarica rapida che possono sopportare le batterie senza andarsene ad allegre donnine, quindi più è capiente la batteria, più km si potranno percorrere con una ricarica ll'80%). Comunque rimane il fatto che,siano charger da 6 kw, 22kw, 50kw o oltre, più la batteria è capiente più tempo si passa alla colonnina. Detto questo, come è andata la famosa prova? Benissimo! Per fare un Milano Palermo con la ioniq, pacco batterie da 28kw, ci sono voluti 3 giorni. Per fare un giro di 2500 km in Sardegna, o forse qualcuno in meno in Sardegna e qualcuno per arrivarci, con la Kona con pacco batterie da 64kw, ci sono volute 37 (yes, 37, avete letto bene) ore di sosta alle colonnine, con una media di 7,4 ore per percorre 500 km ( altro che i 30 minuti di ricarica rapida che vantano le case che stanno per lanciare questi prodotti sul mercato). QUesto per vari motivi, ma, principalmente perchè i supercharger sono poco diffusi. Verissimo, affermo io, ma hanno diffusione praticamente nulla anche le auto elettriche. Poco fa ho fatto gasolio alla bavarese, che devo fare un salto ad Agrate stasera. 4 pompe self disponibili, una occupata, 3 libere, tempo per rifornire circa 5 minuti. Avessi avuto davanti un'auto il tempo sarebbe stato, massimo, di 10 minuti. 10 minuti per ripristinare dai 750 ai 950 km di autonomia ( eh, la mancanza del tutor potrebbe portarmi più verso i 750), quando con un'elettrica ci vuole, minimo, mezz'ora per ripristinarne 400 o poco più. Mezz'ora se la colonnina superfast è libera, altrimenti, con davanti un'auto, la sosta diventa di un'ora, con due di un'ora e mezzo. Basterebbe mettere 4 superfast assieme, come le pompe benzina. Ma avete idea dei consumi di corrente di 4 superfast contemporaneamente in funzione? Niente di più facile che, come già accade, il primo eroghi i suoi 50kw, il secondo scenda a 22, il terzo boh, il tutto per non friggere ambaradan e malcapitato automobilista in caso di dispersione. Quindi, con le tecnologie attuali, anche con superfast multipli, trovando il primo occupato ci si deve accontentare di tempi di ricarica molto più lunghi, pur non dovendo aspettare che il primo automobilista si levi dai maroni. Quindi rimane il gigantesco problema di fondo, i tempi di ricarica. Che sono si un problema di infrastrutture, indubbiamente, ma non possiamo ipotizzare di riempire le città di superfast man mano che l'auto elettrica acquista sempre più diffusione. Se un domani qui a Tn iniziano a girare 10.000 auto elettriche, cifra non aleatoria in caso di diffusione di quella tipologia di veicoli, non posso pretendere di installare 10.000 superfast in città, la cosa è semplicemente ridicola anche solo a pensarla, senza contare i consumi abnormi di corrente in caso di uso simultaneo di molti di quelli (altro che i black out per i condizionatori accesi nel 2003). E tutto questo senza parlare di costi: perchè, cosa che non dice nessuno, i superfast vanno a corrente continua, che costa, e tanto. Nel suo test 4r ha calcolato che 100 km ottenuti con un superfast costino, attualmente, 8,20 euro, contro gli 8,50 di un moderno turbodiesel. Ed io dovrei guardare per aria e grattarmi i maroni per minimo 30 minuti, rispetto ai 5 del rifornimento tradizionale, per risparmiare, su 500 km , la folle cifra di un 1,5 euro? Ma siamo seri?
Imho, l'auto elettrica è il futuro, e nemmeno lontano, ed è giusto sia così. Ma con le attuali tecnologie di immagazzinamento e ricarica non è compatibile con le esigenze di mobilità primaria di molti automobilisti (per chi invece fa pochi km al giorno, lo è). Diventerebbe, imho, un'eccellente seconda auto da famiglia, piccola, con un pacco batterie contenuto in grado di dare un 200 km di autonomia e tempi di ricarica lenti "umani". Però qui subentra il problema del costo, perchè non tutte le famiglie possono permettersi di spendere tra i 25.000 ed i 30.000 km per la seconda auto ( a scanso di equivoci, io assolutamente no). Insomma, c'è ancora molto da fare, ma non lo vedo come un problema esclusivamente di infrastrutture. Lo sono state nel test di 4r, da li le 37 ore in Sardegna ed i 3 giorni per arrivare a Palermo. Ma, ripeto, anche se aumentassero in maniera capillare i punti di ricarica rapida, da almeno 22 kw, è inevitabile che aumenteranno le auto destinate a rifornirsi in quei punti, e quindi l'ingolfamento ed i tempi di attesa rimarrebbero sempre. Rimane l'opzione 6 kw a casa. Ottima, come dicevo, per una seconda auto dal pacco batterie contenuto. Ma provate a ricaricare il pacco batterie della kona del test, 64kw, con i 6 kw casalinghi. In una notte si fa, spegnendo tv, clima, computer, frigo e luci. Poi la sera che devi uscire devi fare i conti, come cenerentola, di tornare a casa prima di mezzanotte, altrimenti al mattino l'auto carica non è. Alla fine rimane la frase di 4r che illustra bene il concetto: con l'elettrica non sei più tu a decidere le soste, ma lei. Per una determinata tipologia di utilizzo va bene, per molte altre no. Ora come ora, l'ibrido plug in va molto meglio; ha un pacco batterie piccolo che permette quei 30-40 km in modlaità puramente elettrica in città, e quel pacco batterie in poche ore si ricarica. Quando cambieranno le tecnologie ( non le infrastutture, quelle rimarranno sempre insufficienti) probabilmente assisteremo alla rivoluzione elettrica. Ma con le attuali quelal tipologia di auto è destinata solo a chi ha tanti soldi da permettersi più di un'auto o a chi percorre relativamente pochi km al giorno. Per altri usi la vedo molto dura
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