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MessaggioInviato: mer nov 13, 2024 10:03 am 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Riguardo ai problemi del software Blume ha cercato la soluzione alleandosi con diverse aziende, ad esempio Mobileye, Rivian, Bosch, X Peng e SAIAC. Internamente viene criticata la scelta di creare accordi con così tanti diversi attori del settore.
I principali problemi di Volkswagen sono l’ascesa dei costruttori cinesi, la crisi dello sviluppo del software e gli enormi costi delle fabbriche tedesche.
Blume sta cercando di risolverli anche se ci vorranno anni per sapere se i risultati delle scelte strategiche attuali saranno positivi.


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MessaggioInviato: sab nov 16, 2024 5:38 pm 
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Iscritto il: lun lug 24, 2006 7:51 pm
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Ho provato oggi Terramar e Tavascan. Belle per me, ma una supera di slancio i 63000 e l’altra i 70.
La Born vz mi pare 53.
Ora,il CEO di Cupra si lamentava delle scarse vendite, farsi un paio di domande no? Anche la gamma non elettrificata col restlyling più 2/3000 euro.

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Seat Leon 1.4 E-Hybrid Phev 204 cv


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MessaggioInviato: sab nov 16, 2024 11:19 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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La Tavascan viene prodotta in Cina, forse ci sono rincari dovuti ai dazi.
Diverse persone sostengono che la Terramar sia troppo cara.


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MessaggioInviato: mar nov 19, 2024 6:32 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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https://www.manager-magazin.de/unterneh ... 18ee4003c5


Volkswagen ha licenziato il capo della divisione nordamericana.
Per l’ennesima volta Wolfsburg non riesce a mettere in piedi una strategia convincente per migliorare la propria posizione nel mercato nordamericano. Dopo quasi 15 anni di perdite a partire dal 2021 il marchio omonimo era ritornato al profitto nella regione nordamericana.
Sotto la dirigenza di Diess era stato deciso di puntare tutto sull’elettrico, da circa due anni Volkswagen produce nel proprio impianto in Tennessee la Id4. Il target era di vendere almeno 100.000 all’anno, sono arrivati a stento a 40.000. La Id Buzz è carissima e quindi venderà poco mentre hanno addirittura bloccato l’importazione della ID7 a causa del prezzo di listino troppo elevato.
L’amministratore delegato uscente aveva cercato di spostare gli investimenti verso le motorizzazioni ibride, la nuova Tiguan fino al 2028 non avrà in offerta sul mercato americano alcun motore ibrido, una scelta suicida.
Ad esempio Nissan sta perdendo molte quote di mercato perché il suv medio-compatto Rogue non ha alcun ibrido al contrario di Toyota e Honda.


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MessaggioInviato: mar nov 19, 2024 9:46 pm 
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La Rogue non è la XTrail? Di qui c'è l'abbiamo ibrida e di là no?
Vai a capirli...

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MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 5:42 am 
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Sì è lo stesso modello.


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MessaggioInviato: mer nov 20, 2024 5:50 pm 
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https://www.ilsole24ore.com/art/vw-bomb ... e-AG6wuhHB

Sì fa qualche passo avanti nelle trattative tra l’Ig Metall e Vw, lo stesso sindacato sarebbe pronto a ridurre i costi per gli stipendi e premi per 1,5 miliardi di euro, in cambio del ritorno della garanzia del blocco dei licenziamenti.
Intanto i dati interni mostrano l’enorme svantaggio competitivo di Vw rispetto ai concorrenti europei, figuriamoci con i cinesi.


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MessaggioInviato: gio nov 21, 2024 10:49 am 
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Iscritto il: ven lug 13, 2007 3:17 pm
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Riportato anche dal Corriere che include qualcosa anche su Ford e Stellantis

https://www.corriere.it/economia/aziend ... refresh_ce

Ford e Volkswagen, si aggrava la crisi dell’auto: troppo alto il costo del lavoro, in arrivo nuovi tagli
Andrea Rinal 8-10 minuti

Ford annuncia 4 mila tagli, Stellantis chiede nuova cassa integrazione mentre il costo di un dipendente Volkswagen è più alto in Germania che altrove. Il ministro Urso vuole da Tavares il Piano Italia prima di Natale

Adesso la mossa di Volkswagen che prevede la chiusura di tre stabilimenti in Germania è più chiara. Adesso perché – secondo un documento trapelato proprio oggi - il dato del costo della manodopera della casa di Wolfsburg risulta essere il più alto di tutti gli altri costruttori tedeschi o presenti su suolo teutonico. La percentuale dei ricavi spesi per la manodopera in Volkswagen a livello globale è scesa dal 18,2% nel 2020 al 15,4% nel 2023 tuttavia resta superiore a Bmw, Mercedes e addirittura Stellantis, che hanno speso per il costo del personale tra il 9,5% e l’11% l’anno scorso, secondo la nota del consiglio di fabbrica trovata da Reuters. Per il gruppo guidato da Thomas Schäfer la percentuale sulle sole fabbriche tra Sassonia e Assia è invece stimata al 15,8-17,5%.

Tagli e «cassa»
Questo avviene mentre oggi Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa entro il 2027, soprattutto in Germania e Regno Unito. «Quello che manca in Europa e in Germania è un'agenda politica chiara per far avanzare la e-mobility», ha commentato John Lawler, il chief financial officer di Ford, parlando della decisione e chiedendo incentivi per le auto elettriche e una maggiore flessibilità nei target di emissioni. Una sforbiciata che si unisce a quelle del componentista tedesco Schaeffler (4.700 licenziamenti). Rincara la dose la Clepa, l’associazione europea dei fornitori: per la prima metà del 2024 sono stati annunciati 32.000 tagli di posti di lavoro in Europa, più che durante la pandemia Covid. Dal 2020 sono stati in totale 86.000, soprattutto in Germania e Francia. Allo stesso tempo, sono stati creati solo 29.000 posti di lavoro, per un totale di circa 56.000 licenziamenti netti. Stellantis intanto ha chiesto altra cassa integrazione dal 16 al 22 dicembre per le linee produttive dei motori Gse e V6 di Termoli, dove doveva sorgera la gigafactory italiana del gruppo. Il ministro Adolfo Urso ha chiesto all’azienda di presentare il Piano Italia entro 16 dicembre.

Quanto costa un operaio?
Tornando a Volkswagen, i numeri citati dal comitato di fabbrica, un organo eletto dai dipendenti che li rappresenta nelle trattative con l’azenda, si basano su rapporti annuali che includono la spesa globale per il personale rispetto al fatturato. Le cifre comprendono tutta la forza lavoro, dagli operai agli impiegati. La Germania, dove Volkswagen impiega quasi il 45% di tutti i suoi dipendenti, ha il costo del lavoro più alto di qualsiasi altro settore automobilistico a livello mondiale, con una media di 62 euro all’ora nel 2023, con un aumento di circa un terzo rispetto a un decennio fa, dice la Verband der Automobilindustrie (Vda), l’associazione dell’industria automobilistica tedesca. L’Italia, sempre accusata da Carlos Tavares di costare troppo in fatto di manodopera, offre 33 euro all’ora, collocandosi a metà strada dietro a Francia (47 euro), Usa (44 euro) e davanti a Spagna (29 euro), Portogallo (17), Ungheria (16 euro) e Polonia (15 euro), quest’ultima sempre citata come pietra di paragone per la sua economicità. Daniel Schwarz, analista di Stifel, sostiene che Wolfsburg spenda di più in manodopera perché produce internamente molti componenti e software. Ma la pressione sui margini esercitata dalla Cina significa che l'azienda deve tagliare i costi fissi.

Tanti colletti bianchi quante tute blu
I costi sono particolarmente elevati perché comprendono il personale che svolge funzioni amministrative per l'intero gruppo Volkswagen, come le vendite, la gestione e lo sviluppo tecnico, spesso con stipendi più alti. Negli ultimi anni il costruttore ha operato numerosi tagli di posti di lavoro in Germania, compreso un accordo con i sindacati stipulato dal precedente ceo Herbert Diess per 23 mila esuberi in Volkswagen entro il 2025. Ma l’avvento dell’auto elettrica e l'inasprimento delle normative Ue sulle emissioni ha portato a fare numerose assunzioni in settori come il software e l'amministrazione tanto che il numero di colletti bianchi sta raggiungendo quello delle tute blu. Un documento interno visionato da Reuters mostra che, mentre il numero di operai impiegati in Wolkswagen è diminuito di oltre 8.000 unità tra giugno 2019 e settembre 2024, il numero di personale amministrativo è aumentato di circa 4.000 unità. Cifre di cui tenere conto quando domani, giovedì 21 novembre, inizieranno i negoziati con tra azienda e sindacati (che rappresentano circa 120.000 lavoratori tedeschi), con questi ultimi che chiedono un aumento in busta paga del 7%, mentre Wolfsburg minaccia un taglio del 10%. Il sindacato e il consiglio di fabbrica hanno presentato un «piano futuro» in base al quale i dipendenti e i dirigenti rinunceranno temporaneamente a parte dei loro bonus e aumenti di stipendio, in cambio di un orario di lavoro più breve, per affrontare il problema della sovracapacità in alcuni stabilimenti. I sindacati hanno spiegato che questo programma porterebbe a un risparmio di 1,5 miliardi di euro, una somma tuttavia ancora lontana dai miliardi ritenuti necessari dalla dirigenza.


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MessaggioInviato: ven nov 22, 2024 5:29 pm 
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will launch heavily updated versions of its ID models from 2026 as part of a significant upgrade to the MEB architecture on which they are based.

VW R&D boss Kai Grünitz confirmed the developments to Autocar at the Los Angeles motor show, as well as the launch of a new ID 2 SUV concept car at the 2025 Munich motor show, a 2025 revamp for the Polo, a slimming down of the brand’s combustion-engined range when Euro 7 emissions regulations kick in next year, and the role Rivian will play in the development of future VWs.


Grünitz said the “huge improvements” from 2026 to the current ID range will include an all-new look that is “going back to where we came from”, as well as improvements in battery costs and overall performance and new functionality.

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The look of the new ID models is set to be inspired by the ID 2all concept car, which presents design boss Andreas Mindt’s vision for the future of VW designs with an aesthetic that is altogether friendlier and inspired by the likes of past Golf models.

Grünitz said this look will be more akin “to what Volkswagen stands for” from a design perspective and, along with the production version of the ID 2all, will signal a big visual leap for VW as part of company boss Thomas Schäfer’s desire to make VW a “loved brand” again.

Grünitz confirmed that development of the production version of the VW ID 2all concept car remains on track for a late 2025/early 2026 launch. He said it will be the “starting point” for this new era for VW, “because customers will see there has been a change, and a much bigger change than expected”.

An SUV variant of the ID 2 will also be previewed at the Munich motor show in September 2025, Grünitz confirmed, as the second VW model to be built using the MEB Entry architecture.

A GTI version of the ID 2 is also planned and has been previewed by a concept car. Grünitz said it is “easy” to add performance to electric cars but less so to add “DNA”, such as the characteristics attributed to GTI that have made Golf GTIs great in the past. However, Grünitz said the firm has “ideas that you’ll be surprised” by when the first electric GTI is launched in 2026.

Development of the SSP (Scalable Systems Platform) is also continuing, said Grünitz. This electric car base is considered the most significant long-term architecture for the Volkswagen Group because it will be able to underpin everything from city cars to supercars.

The joint venture launched last week with Rivian is significant for SSP because VW will tap into Rivian’s experience in electric architectures, which, Grünitz said, are particularly advanced and “best in class” for over-the-air software updates.



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“They are much leaner and faster than traditional OEMs," he said. "They're closer to what we see in China. We combine that with our knowledge of building cars to high-quality standards, so I think this is a good combination.”

Upcoming Euro 7 emissions rules will result in a “line-up that’s slimmer than today”, said Grünitz, although they will also result in more mild-hybrid options. He didn’t confirm which models will disappear but did say it won't be the Polo, which will receive an extensive update at the same time.

More broadly, Grünitz said investing in parallel architectures, such as the MQB for combustion-engined models and MEB for electric ones, is “a huge effort”, but there is no end date for the MQB architecture because electric car uptake has not been as predicted. Indeed, Grünitz said it is possible the firm could integrate electric powertrains into it once again as part of the options on the table for its development.


VW sales and marketing boss Martin Sander said ultimately it is “better for customers” to have dedicated architectures for the different technologies but as the firm looks to “the next generation, we have to find a very smart way of keeping [individual] features, but also using components across the platforms in intelligent way”.

Autocar ha intervistato il capo dello sviluppo del marchio Vw. A partire dal 2026 arriverà la nuova generazione delle ID, saranno pesanti restyling dal punto di vista tecnico però il design sarà assai diverso, avvicinandosi ai modelli storici del marchio.
La Polo attuale avrà un restyling e varianti ibride.
La Id2 verrà presentata nel corso del 2025 per iniziare le vendite nel 2026. La Id2x arriverà a fine 2026.
A partire dal 2027 Vw offrirà la tecnologia Rivian nelle proprie vetture.


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MessaggioInviato: mar nov 26, 2024 9:16 am 
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https://www.autonews.com/volkswagen/por ... evs-sales/

Il direttore finanziario di Porsche ha confermato che la strategia di offrire esclusivamente veicoli elettrici da parte del costruttore di Stoccarda è stata rivista. La Panamera così come La Cayenne continueranno ad avere varianti Ice, ritengo che comunque saranno un pesante restyling delle versioni attuali. Secondo il direttore finanziario oltre alla già citata debolezza del mercato cinese viene riscontrata una certa riluttanza di andare verso modelli elettrici nei segmenti Premium più alti. Come altri costruttori anche Porsche dovrà ridurre i costi per rimanere redditizia in un mercato che tenderà alla stagnazione.


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MessaggioInviato: dom dic 01, 2024 6:52 pm 
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A quanto pare, da domani lunedì 2 dicembre sciopero a oltranza in VW


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MessaggioInviato: dom dic 01, 2024 8:07 pm 
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Non ad oltranza, si chiama Warnstreik, sciopero di avvertimento, possono scioperare fino ad un'ora al giorno.


Ultima modifica di daimlerchrysler il dom dic 01, 2024 9:50 pm, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: dom dic 01, 2024 8:46 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
Non ad oltranza, si chiama Warnstreik, sciopero di avvertimenti, possono scioperare fino ad un'ora al giorno.
Ah ok, grazie.


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MessaggioInviato: mar dic 03, 2024 12:25 pm 
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Quando c'è da non fare un cazzo i tedeschi sono in prima linea. Altro che noi...

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fritz287 ha scritto:
Quando c'è da non fare un cazzo i tedeschi sono in prima linea. Altro che noi...



In Germania il 42% dei lavoratori attivi lavora part time. Non perché hanno figli ma semplicemente perché non vogliono lavorare. Poi rompono le scatole a me che faccio mediamente 60 ore di lavoro a settimana. In Germania se richiedi il part time il datore di lavoro è costretto a concedertelo, in alcuni casi anche per tempo indeterminato. Se tutti i lavoratori tedeschi lavorassero normalmente non ci sarebbe nessuna carenza di personale. In nessun ambito lavorativo.


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daimlerchrysler ha scritto:
fritz287 ha scritto:
Quando c'è da non fare un cazzo i tedeschi sono in prima linea. Altro che noi...



In Germania il 42% dei lavoratori attivi lavora part time. Non perché hanno figli ma semplicemente perché non vogliono lavorare. Poi rompono le scatole a me che faccio mediamente 60 ore di lavoro a settimana. In Germania se richiedi il part time il datore di lavoro è costretto a concedertelo, in alcuni casi anche per tempo indeterminato. Se tutti i lavoratori tedeschi lavorassero normalmente non ci sarebbe nessuna carenza di personale. In nessun ambito lavorativo.


Noi lavoriamo mediamente un 30% in più di loro.
La favola dell'italiano pigro e del tedesco lavoratore è una delle più grosse cazz.a.. leggende metropolitane


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MessaggioInviato: mar dic 03, 2024 2:56 pm 
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Non che prima mi stessero simpatici, ma da quando ho a che fare coi crucchi per lavoro li detesto praticamente tutti - salvo giusto i bavaresi. Il resto è out of the office quando va bene e quando va male è in ufficio ma non dà risposte utili.

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MessaggioInviato: mar dic 03, 2024 5:21 pm 
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fritz287 ha scritto:
Non che prima mi stessero simpatici, ma da quando ho a che fare coi crucchi per lavoro li detesto praticamente tutti - salvo giusto i bavaresi.
A Ottobre :alastio:

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I tedeschi in grandissima parte non hanno alcun senso di nazionalismo, probabilmente effetto della denazificazione dopo la seconda guerra mondiale. Quel fervore è stato spostato verso i privilegi sociali.
Nel mio ambiente, quello medico, posso fare esempi senza fine dei privilegi di cui godono.
Gli uomini hanno diritto al tempo genitoriale, puoi fare carriera e tanta anche lavorando part-time. Qui ci sono Chefarzt (direttore di una clinica) che lavorano 20 ore settimanali, guadagnando cifre assurde. Tutti pretendono l’home office, che con il lavoro medico mal si concilia.
Se sei in vacanza ti puoi dichiarare malato, trascorri i tuoi giorni di vacanza in santa pace e il datore di lavoro è costretto a dartene altrettanti.
Come risultato la Germania è “invasa” da centinaia di migliaia di medici, quasi tutti gli arabi e quasi tutti con studio di medicina fatto in Romania (caso strano).
Io trovo personalmente gravissimo il fatto che nel mio lavoro quotidiano incontro enormi problemi di comunicazione con questi colleghi che non capiscono la lingua e hanno una conoscenza dei concetti basilari della medicina quasi nulla.
Questi privilegi lavorativi hanno un costo con una produttività rasoterra. Merz ha avuto il coraggio di pubblicare un grafico che ha un che di spaventoso. Dagli anni 2000 nonostante milioni di persone (soprattutto donne e tedeschi dell’ ex DDR) siano entrate nel mondo lavorativo il carico di ore lavorate è sceso del 15%, nonostante ci siano molti più occupati si lavora globalmente di meno.
Quando poi dici loro che questi privilegi sfacciati avranno costo pesante (le parole del giocatore Toni Kroos secondo cui non farebbe vivere le proprie figlie in Germania bruciano ancora) ti danno del razzista.


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DiGiNeX ha scritto:
fritz287 ha scritto:
Non che prima mi stessero simpatici, ma da quando ho a che fare coi crucchi per lavoro li detesto praticamente tutti - salvo giusto i bavaresi.
A Ottobre :alastio:


in realtà a fine settembre.. non sanno nemmeno dare i nomi alle feste :ridi :briaco3

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Temprone ha scritto:
Lo si capisce quando ci si vive a lungo.
Come si capisce il cul.. fortuna di poter contare sulla Sanità italiana.



Ci sono problemi differenti, ogni sistema ha le sue criticità.
Loro spendono molto di più per ottenere una qualità scarsa. D’altronde in quale altro paese del mondo si diventa primari al massimo a 35 anni?
La riforma della sanità (Lauterbach-Reform) è potenzialmente tossica.


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daimlerchrysler ha scritto:
Temprone ha scritto:
Lo si capisce quando ci si vive a lungo.
Come si capisce il cul.. fortuna di poter contare sulla Sanità italiana.



Ci sono problemi differenti, ogni sistema ha le sue criticità.
Loro spendono molto di più per ottenere una qualità scarsa. D’altronde in quale altro paese del mondo si diventa primari al massimo a 35 anni?
La riforma della sanità (Lauterbach-Reform) è potenzialmente tossica.


Conosco (di riflesso) bene la sanità tedesca. La mia migliore amica ha vissuto 8 anni a monaco, figlia maggiore nata lì, mega assicurazione medica, ecc ecc

Quando torna a casa, ora vive a basilea, usa i medici a Bologna per visite, controlli, ecc ecc

primari a 35 anni????


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MessaggioInviato: mar dic 03, 2024 6:38 pm 
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Temprone ha scritto:

primari a 35 anni????


a momenti da noi a 35 anni non hanno ancora finito la specialistica :natale3

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MessaggioInviato: mar dic 03, 2024 6:44 pm 
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ste79 ha scritto:
Temprone ha scritto:

primari a 35 anni????


a momenti da noi a 35 anni non hanno ancora finito la specialistica :natale3


:allegria

quello no. Però da noi è quasi record se lo diventi a 45. A 40 non ne parliamo


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MessaggioInviato: mer dic 04, 2024 8:48 pm 
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FRANKFURT — Volkswagen Group CEO Oliver Blume has clashed with the automaker’s labor boss during a staff meeting, with management pushing for major cuts while workers warned of more strikes if plant closures remain part of wage negotiations at the embattled company.

The gathering of around 20,000 workers at VW’s main plant in Wolfsburg on Dec. 4 was also attended by German Labor Minister Hubertus Heil. The two sides will meet for a fourth round of talks on Dec. 9.

VW insists that plant closures and pay cuts are needed in Germany to respond to Chinese competition, but workers describe both measures as red lines while threatening further strikes after a first round of walk-outs earlier this week.

“As management we are not operating in a fantasy world. We are making decisions in a rapidly changing environment,” Volkswagen Group CEO Oliver Blume told workers in Wolfsburg, warning new competitors were entering the market with unprecedented force.

The executive’s speech was interrupted repeatedly by booing from workers, according to sources in attendance, including when he brought up that he had grown up in the region and Wolfsburg was close to his heart.

VW says labor costs too high to rival China

Europe’s car sector is in turmoil, with thousands of jobs on the line at automakers and their suppliers, all suffering from a weakening market on the continent and a slower-than-expected take-up of electric vehicles.

“The price pressure is immense,” Blume said, adding VW had to work its way back up sales rankings in China, its single biggest market and a stable earnings contributor until recently, and that labor costs in Germany were too high to compete.

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TitleKerrigan Advisors Represents Sunrise Auto Group in Sale of Memphis Dealership to Jim Keras Automotive
Sunrise Buick GMC is sold to Jim Keras Automotive, representing Kerrigan Advisors 81st franchise in the Southern region sold since 2023.
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“We therefore urgently need to take measures to secure the future of Volkswagen. Our plans for this are on the table.”

Daniela Cavallo, who leads VW’s labor council and has repeatedly criticized Blume for not getting involved enough in the conflict, said that all sides, including management and shareholders, had to make sacrifices.

She said unions remained committed to trying to get a deal done before Christmas.

“That will mean compromises. Concessions too. Things that you don’t like and that sometimes hurt you one way or another. But that has to apply to all sides,” she said. “Otherwise, it’s not a compromise.”

According to sources present at the meeting, Labor minister Heil urged all sides to find a solution that excludes plant closures or forced layoffs, securing future investment to support Germany’s struggling industrial sector.

Workers could increase pressure if no agreement is struck during next week’s negotiations, union officials have signaled, leading to longer and possibly even open-ended strikes.


Per la prima volta Blume si è esposto allo scontro con i sindacati. Nella riunione del consiglio di fabbrica con 20.000 partecipanti il ceo ha detto chiaramente che Vw non vive in un mondo separato dal resto dei competitors. I tagli sono necessari e la proposta del sindacato di un taglio provvisorio degli stipendi (naturalmente senza risparmi, verrebbe creato un fondo per poi finanziare futuri aumenti di stipendio) non viene ritenuto sufficiente.
Il sindacato sta continuando a scioperare per qualche ora al giorno per mettere sotto pressione il management.
Si nota che il vento sta soffiando nella direzione del sindacato. Tutti i grandi media trasmettono oppure scrivono dei poveri dipendenti che dopo soli 40 anni di garanzia dei posti di lavoro senza se e senza ma adesso sarebbero costretti a guadagnare come i colleghi di Mercedes e Bmw e non il 15-25% in più.
Su diversi organi di stampa è apparsa la storia di questo povero Luigi Catapano, figlio di Gastarbeiter. Il nonno, il padre ma anche il figlio di Luigi hanno lavorato/lavorano per Vw, neanche nelle peggiori aziende statali italiane. Il poverissimo Luigi ha il cuore spezzato dal board of management, lui che da 17 anni lavora part time perché giustamente ha aperto una taverna e deve pure dedicarci un pò di tempo.
Scholz sta facendo campagna contro l’esosità del management e degli azionisti. La Cavallo ha detto che tagli ben più pesanti devono essere fatti ai dividendi perché è necessario mantenere l’armonia e la qualità della vita dei dipendenti.
Alla fine troveranno un accordo, così funziona Vw, ma i dipendenti veramente pensano di vivere in un mondo parallelo dove ogni privilegio è loro dovuto.


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daimlerchrysler ha scritto:
ma i dipendenti veramente pensano di vivere in un mondo parallelo dove ogni privilegio è loro dovuto.


Evidentemente SI

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daimlerchrysler ha scritto:

Per la prima volta Blume si è esposto allo scontro con i sindacati. Nella riunione del consiglio di fabbrica con 20.000 partecipanti il ceo ha detto chiaramente che Vw non vive in un mondo separato dal resto dei competitors. I tagli sono necessari e la proposta del sindacato di un taglio provvisorio degli stipendi (naturalmente senza risparmi, verrebbe creato un fondo per poi finanziare futuri aumenti di stipendio) non viene ritenuto sufficiente.
Il sindacato sta continuando a scioperare per qualche ora al giorno per mettere sotto pressione il management.
Si nota che il vento sta soffiando nella direzione del sindacato. Tutti i grandi media trasmettono oppure scrivono dei poveri dipendenti che dopo soli 40 anni di garanzia dei posti di lavoro senza se e senza ma adesso sarebbero costretti a guadagnare come i colleghi di Mercedes e Bmw e non il 15-25% in più.
Su diversi organi di stampa è apparsa la storia di questo povero Luigi Catapano, figlio di Gastarbeiter. Il nonno, il padre ma anche il figlio di Luigi hanno lavorato/lavorano per Vw, neanche nelle peggiori aziende statali italiane. Il poverissimo Luigi ha il cuore spezzato dal board of management, lui che da 17 anni lavora part time perché giustamente ha aperto una taverna e deve pure dedicarci un pò di tempo.
Scholz sta facendo campagna contro l’esosità del management e degli azionisti. La Cavallo ha detto che tagli ben più pesanti devono essere fatti ai dividendi perché è necessario mantenere l’armonia e la qualità della vita dei dipendenti.
Alla fine troveranno un accordo, così funziona Vw, ma i dipendenti veramente pensano di vivere in un mondo parallelo dove ogni privilegio è loro dovuto.


Non conosco la storia di VW e dei guadagni dei suoi dipendenti\dirigenti, ma se io, metalmeccanico in fabbrica da 40000€\anno(ipotesi), mi dicono che sarò tra i 10000 licenziati, quando la stessa azienda stacca dividendi agli azionisti, butta diversi milioni di € all'anno in consulenze fantoccio di Bain (o simili) e da delle buonuscite da diversi milioni di € quando trombano un CEO\CFO o altri paparoni in azienda, un pò mi girano.
E non è una questione di privilegi, benefici od altro.

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Lo sanno tutti che i dipendenti di Vw per il fatto che hanno un enorme potere politico godono di privilegi enormi, rispetto a qualsiasi altro gruppo tedesco attivo nel settore auto.
Persino durante il diesel gate questi privilegi non sono stati intaccati.
Circa ogni dieci anni Vw sborsa cifre mostruose per spedire più rapidamente dipendenti verso il prepensionamento per poi trovarsi lo stesso numero di lavoratori se non di più.
Questi sprechi venivano garantiti dai profitti cinesi che sono evaporati, Vw è passata da 5 miliardi di dividendi a meno di 1,5. La situazione rischia di spezzarsi via.
Naturalmente i dipendenti non hanno responsabilità nel fallimento commerciale delle Id ma portano una responsabilità non insignificante nell'attuale crisi di Vw.
Il costo dei dipendenti pesa per il 17% del fatturato di Vw, alla BMW e alla Mercedes meno del 12%, a Stellantis meno del 10%.


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