mauro65 ha scritto:
Ed io ri-dissento: con la cpmpravendita dei certificati tu sottrai ulteriori risorse a chi è indietro e foraggi chi è avanti. Inoltre, non è che chi è indietro lo sia solo per colpa sua, perché i cinesi sono sttai pesantemente finanziati dallo Stato-Partito e Musk giusto per partire si era preso un assegno del Governo USA di ben 500 milioni di dollari quando produceva appena un centianio di Roadster al mese, e per carità di patria evitiamo di conteggiare gi ulteriori miliardi (miliardi) di dollari che il suo gruppo ha preso complessivamente dal governo statunitense (poi all'interno di un gruppo i travasi li fai abbastanza facilmente) e non accenniamo nemmeno ai benefici che Elòon ha ottenuto e sta ottenendo con l'IRA. Il tutto, per correttezza, senza considerare i sussidi all'acquisto perché quelli ci sono stati anche in Europa.
A questo punto, ti sembra corretto consentire che il produttore europeo di turno paghi Tesla anziché investire ad esempio nelle batterie per ottenere un tot di certificati verdi? Non sarebbe stata una visione di maggior respiro, giusto per fare un esempio, legare e condizionare il rilascio dei certificati agli investimenti sulle rinnovabili, sulle batterie e sulla rete di ricarica?
(che poi nonostante i 7,5 miliardi messi giù dal governo federale americano solo per le colonnine più il 30% di credito d'imposta sul costo dei BEV ad uso commerciale, i BEV oltre Oceano vadano forse anche peggio di qua, è un altro paio di maniche).
tu sei fissato con l'auto elettrica, ma il discorso abbraccia tutta l'industria; il sistema dei crediti di carbonio l'industria, in generale, li usa dagli anni '90, il settore auto da almeno 10-15 anni, e mica solo per le auto elettriche, ma per evitare le multe, dovute ad una gamma che emette troppa co2, perchè non hai voglia/tempo/risorse/mission per adeguarti alle leggi in vigore. Se Tesla vende, da un sacco, i suoi crediti, non è perchè l'industria cinese foraggia i costruttori *** o perchè la UE ha deciso, dal 2035, di vietare la vendita di auto termiche. Li vende perchè le leggi europee puniscono, non da ieri, le auto che emettono troppa co2, e Tesla produce auto che non emettono co2. Tesla continuerebbe a vendere i suoi crediti anche se non ci fosse alcun obbligo di vietare la vendita del termico, lo fa dal 2009 quando non c'era alcun diveto all'orizzonte. E, vendendoli, ha permesso ad un sacco di costruttori di continuare a produrre, e vendere, veicoli che, altrimenti, avrebbero causato multe consistenti a chi le produceva, ben più alte, come importo, dei crediti acquistati. Vogliamo vietarli i crediti? Vogliamo togliere quel mercato? Benissimo, poi la 3er, invece di 60k, te ne costa 80k. Ed il tiguan, invece dei 43( di listino
) ti parte da 53. Perchè il costruttore, invece di acquistare crediti, paga multe, salate.
***In merito ai costruttori cinesi
https://it.motor1.com/news/704416/indag ... elettriche.
come spiegavo da tempo, adesso partirà l'indagine della commissione europea, se troveranno evidenza di aiuti di stato, e la troveranno, partiranno i dazi, le auto cinesi costeranno parecchio di più ( dal 20 al 30%). E' successo nel mio settore, è successo in altri settori, succederà anche in questo.
DImenticavo: si, il costruttore europeo dovrebbe comprare per poco tempo i crediti da Tesla, ti do ragione, ed investire nello sviluppo per poterne fare a meno; scopo del credito è proprio quello, non farti una multa salata ma causarti un esborso molto più contenuto per permetterti di investire la differenza nello sviluppo; se il costruttore decide di non farlo ( vuoi perchè non credo nel prodotto, nella tecnologia o nel successo commerciale, tutte cose legittime) ed utilizzare quei soldi della multa, risparmiati, per altro, sono affaracci suoi; sono scelte strategiche aziendali, talvolta premiano, talvolta no.