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MessaggioInviato: mar dic 08, 2020 12:05 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Dato che entro fine primo trimestre 2020 verrà approvata la fusione tra FCA e PSA apro un apposito topic.
L’analista Munoz fotografa l’attuale situazione dei modelli del futuro gruppo Italo-francese.
Aggiungo qualche mia considerazione.

Segmento A: PSA ha sciolto la Joint venture con Toyota, non ci saranno eredi per 108 e C1, ci sono piani per sviluppare dei Mini suv elettrici ma sono ancora lontani dall’essere concretizzati.
La Panda muterà in un segmento B su pianale PSA, verrà prodotta in Polonia insieme ad un secondo modello.
La 500 sopravviverà per ancora alcuni anni, poi forse avrà un’erede esclusivamente elettrica su base PSA con prezzi più accessibili.
In Brasile la Mobi verrà cancellata mentre si sta progettando un’erede per la Uno.


Segmento B:
La C3 verrà sostituita nel 2023, 208 e Corsa sono state lanciate da poco.
Fiat lancerà nel 2023 una nuova utilitaria su pianale CMP, anche elettrica, il target è molto ambizioso, 350.000 unità sicuramente saranno almeno 2 modelli.
Un ruolo importante dovrebbe svolgerlo la C3 emerging markets, sviluppata da Citroen per India e Brasile (nelle foto spy sembra uno pseudo suv), potrebbe essere la base per la futura Argo.


Allegati:
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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 9:12 am 
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Iscritto il: dom mar 12, 2006 7:02 pm
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Località: Ovunque ci sia una birra ghiacciata
Parrebbe che vogliano trasformare Panda nella low cost segmento B del gruppo. Secondo me fanno benissimo


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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 12:50 pm 
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cometa rossa ha scritto:
Parrebbe che vogliano trasformare Panda nella low cost segmento B del gruppo. Secondo me fanno benissimo

Quindi prenderà il posto della corsa:-)
Secondo me dopo l'accordo con fca in molti si saranno pentiti dell'accordo con opel.

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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 5:28 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Si parla di ridimensionamento di Opel dopo l’accordo con FCA, Tavares ha smentito ma lascia il tempo che trova.
Allo stesso tempo i marchi italiani si possono scordare gamme dell’era pre-Marchionne, semplicemente non succederà.
Tavares vede molto criticamente gli investimenti di Jeep in Europa.
Il marchio americano non si è dimostrato un valore aggiunto per vendere suv in Europa.


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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 5:31 pm 
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Iscritto il: mer ott 03, 2012 10:51 am
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daimlerchrysler ha scritto:
Si parla di ridimensionamento di Opel dopo l’accordo con FCA, Tavares ha smentito ma lascia il tempo che trova.
Allo stesso tempo i marchi italiani si possono scordare gamme dell’era pre-Marchionne, semplicemente non succederà.
.

Come del resto avviene anche per la gamma citroen......
Jeep in europa va bene solo in Italia anzi direi benissimo, ma ovvio che se fai anche le renegade/compass alfa calerà naturalmente anche qui. A proposito in Usa jeep quest'anno è uno dei marchi, non solo auto, più cool.

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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 5:52 pm 
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Iscritto il: mar gen 23, 2007 3:06 pm
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Località: Ginevra
Uff la Panda gigante :(

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Fiat Panda Hobby - 39 cavalli, sì, ma non per tonnellata :alastio:


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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 5:55 pm 
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Iscritto il: ven apr 28, 2006 6:03 pm
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Tutto è relativo, in meno di 2 anni Citroen sarà ritornata ad avere una gamma quasi completa con C4 e C5 (dubito seriamente che saranno redditizie).
Lo stesso Marchionne si lamentò molto dell’ insufficiente successo di Jeep in Europa, la situazione nel vecchio continente non è migliorata.
In Nord America invece RAM e Jeep rappresentano il 120% degli utili di FCA e stanno per lanciare una mega offensiva di prodotto (per gli standard di FCA).
Tavares conta molto su questi soldi.

Stellantis, the new company being created to combine Fiat Chrysler Automobiles with France's Groupe PSA beginning next year, will start business with an eye toward $6 billion a year in expected gains from synergies, says the merger's chief architect, PSA CEO Carlos Tavares.

That is an increase from the approximately $4.5 billion in new synergies that were forecast when the two companies announced their marriage in December 2019.

The improved outlook, Tavares said in a newly published interview with Automotive News sibling publication Automotive News Europe, is the result of "listening to the proposals of the 25 cross-company teams we created to prepare for the merger, within a strict legal frame."

U.S. SALES REPORT: Sign up for our quarterly newsletter and get U.S. sales data and news from the previous month sent to your inbox as soon as it's compiled.

EMAIL ADDRESS

Tavares said the two automakers have had 600 people working to smoothly merge FCA and PSA since the deal was signed a year ago.

He said uniting the companies will result in "roughly $20 [billion] to $25 billion of value creation."

Tavares, currently CEO of PSA, will be CEO of the new company. He previously was known to American audiences in his role as chairman of Nissan North America.

He said the FCA-PSA union, which is expected to close in first quarter 2021, will bolster the company's competitiveness in both North America, where FCA is a leading automaker, and in Europe, which is PSA's main theater of operations.


CONTENT PROVIDED BY IHS MARKIT
Fuel for Thought [S2|E7]: Automotive Retail - The Path Forward
Kristen Balasia, Joseph Kyriakoza and Melanie Erff talk about the accelerated change of automotive retail due to the COVID-19 pandemic impact.
READ MORE
"The fact that we are bringing the two companies together may also be an opportunity to be challenged on the things that we could even do better, and this is true for the Americas as much as for Europe," Tavares said in the interview.

He said the merger also will help PSA's efforts to reintroduce its long-absent Peugeot brand in the U.S. market. That plan will go ahead, even as the newly created Stellantis focuses on strengthening FCA's position in the U.S.

"Whatever we decide in the Stellantis world, all of those ideas will improve the way we go to market and the way we run the business. I was working in the United States for a while [as head of Nissan North America], and I know how competitive the market is, and I am very humbled vis-à-vis the level of competitiveness it takes to grow a profitable presence there," Tavares said.

"This is exactly what FCA has been doing, so my hat is off to the FCA team for that."


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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 6:43 pm 
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Tyreal_Reloaded ha scritto:
Ma non è che questi si fondono, tengono Jeep e Ram e poi liquidano il resto?

Italia e brazil non penso fanno così "schifo" a psa.....

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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 6:56 pm 
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Tyreal_Reloaded ha scritto:
Ma non è che questi si fondono, tengono Jeep e Ram e poi liquidano il resto?



Stellantis ha troppi brand.
A parte Jeep nessuno ha una presenza globale (n.b. jeep ha una presenza globale ma reputata insufficiente dagli stessi dirigenti di FCA).
Alcuni brand sono alla canna del gas (Dodge e Chrysler su tutti), altri stanno uscendo da crisi pesanti (Citroen e Opel), altri sono in forma discreta (Peugeot).
Altri ancora sono caratterizzati da perdite terrificanti e potenzialità inespresse da decenni (Alfa Romeo e Maserati).
Ds è un cantiere aperto, in Europa i numeri sono bassi, in Cina inesistenti.
Il management dei diversi marchi è fondamentale per il successo di Stellantis, fino ad adesso Tavares non ne ha cancellato nessuno, persino un cadavere putrefatto come Vauxhall esiste ancora.
Di sicuro non butterà soldi, ha già detto a chiare lettere che l’85% della produzione mondiale entro il 2025 sarà o su CMP o sull’erede della EMP.


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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 6:58 pm 
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Iscritto il: mer ott 03, 2012 10:51 am
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daimlerchrysler ha scritto:
persino un cadavere putrefatto come Vauxhall esiste ancora.
.

Beh il mercato di casa di opel è quello.....

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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 6:59 pm 
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Iscritto il: dom mar 12, 2006 2:41 pm
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daimlerchrysler ha scritto:
Tyreal_Reloaded ha scritto:
Ma non è che questi si fondono, tengono Jeep e Ram e poi liquidano il resto?



Stellantis ha troppi brand.
A parte Jeep nessuno ha una presenza globale (n.b. jeep ha una presenza globale ma reputata insufficiente dagli stessi dirigenti di FCA).
Alcuni brand sono alla canna del gas (Dodge e Chrysler su tutti), altri stanno uscendo da crisi pesanti (Citroen e Opel), altri sono in forma discreta (Peugeot).
Altri ancora sono caratterizzati da perdite terrificanti e potenzialità inespresse da decenni (Alfa Romeo e Maserati).
Ds è un cantiere aperto, in Europa i numeri sono bassi, in Cina inesistenti.
Il management dei diversi marchi è fondamentale per il successo di Stellantis, fino ad adesso Tavares non ne ha cancellato nessuno, persino un cadavere putrefatto come Vauxhall esiste ancora.
Di sicuro non butterà soldi, ha già detto a chiare lettere che l’85% della produzione mondiale entro il 2025 sarà o su CMP o sull’erede della EMP.


Volkswagen Docet.
Inizio ad avere qualche dubbio sul "Psa compra psa"... ci dimentichiamo sempre il peso degli stati uniti nonostante lo stato di Dodge e Chrysler.


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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 7:12 pm 
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Psa ha comprato FCA, lo si vede nella composizione del board of directors (6-5), nella valutazione (FCA ha spuntato una bella maggiorazione e un ricco dividendo straordinario, sebbene tagliato da 5 a 2,9 miliardi di euro) e nel management (sarà Tavares a decidere tutto, Manley abbandonerà presto il gruppo).
La redditività di FCA in Nord America sarà fondamentale per il futuro del gruppo, Tavares ha già detto che vuole migliorare la gamma nordamericana (n.b. Tavares negli anni 2000 rilanciò alla grande Nissan negli USA).
Per me è sospetto che Tavares abbia messo al primo posto la ristrutturazione di FCA in Europa, sicuramente non vuole regalare a Tesla 2 miliardi di dollari l’anno per rientrare nei limiti dell’ Unione Europea.


Continuando la discussione iniziale sulla gamma di Stellantis il gruppo ha troppe B-sedan, de facto solo la Argo vende discretamente.


Allegati:
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MessaggioInviato: mer dic 09, 2020 11:50 pm 
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Iscritto il: dom mar 12, 2006 2:41 pm
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Sono d’accordo con te.. ma dentro fca non ne sono così convinti


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MessaggioInviato: gio dic 10, 2020 5:54 am 
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85% produzione su cmp/emp... Il Ram, mezzo più redditizio del gruppo non dimentichiamocelo, è compreso nel 15% rimanente?

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MessaggioInviato: gio dic 10, 2020 6:30 am 
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Stefano_M ha scritto:
85% produzione su cmp/emp... Il Ram, mezzo più redditizio del gruppo non dimentichiamocelo, è compreso nel 15% rimanente?



Questi sono i dati previsti da Tavares per il 2025, RAM e Jeep alto di gamma manterranno le loro piattaforme.


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MessaggioInviato: gio dic 10, 2020 7:03 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
Stefano_M ha scritto:
85% produzione su cmp/emp... Il Ram, mezzo più redditizio del gruppo non dimentichiamocelo, è compreso nel 15% rimanente?



Questi sono i dati previsti da Tavares per il 2025, RAM e Jeep alto di gamma manterranno le loro piattaforme.

Quante unità ha previsto di vendere anno tavares?
Ovviamente ram non deriverà da 208:-)

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MessaggioInviato: gio dic 10, 2020 7:39 am 
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Tavares non ha fornito un target di vendita e bisogna dire che rispetto al suo ex superiore Carlos Ghosn è più che disposto a sacrificare i volumi sull'altare della redditività.

Nell'articolo che ho postato sopra Tavares prevede sinergie annuali per ben 6 miliardi di dollari (alla firma della fusione erano previsti 4).

Già si sa che le attuali Jeep fino alla Cherokee inclusa saranno "francesi".
Non chiaro è il futuro di Alfa. La B-suv sarà naturalmente su base CMP mentre il resto non è stato ancora deciso.
FCA ha già annunciato un ritorno in grande stile nel segmento B a partire dal 2024.


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MessaggioInviato: gio dic 10, 2020 7:49 am 
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Calcolo non preciso, ma mi pare che jeep sopra cherokee più ram fanno ora circa 1.5 milioni di auto

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MessaggioInviato: gio dic 10, 2020 9:40 am 
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Di più, Jeep nel 2019 ha fatto 1,4 milioni di auto e Ram circa 800.000.
In alcuni paesi sudamericani diverse Fiat LCV sono rimarchiati come Ram.
Credo sia un calcolo grossolano ma più o meno si trova, della gamma attuale Jeep saranno Compass, Renegade, Commander e Cherokee a passare su EMP.
Tavares presenterà un piano dettagliato a fine autunno 2021.


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MessaggioInviato: gio dic 10, 2020 9:56 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
Di più, Jeep nel 2019 ha fatto 1,4 milioni di auto e Ram circa 800.000.
In alcuni paesi sudamericani diverse Fiat LCV sono rimarchiati come Ram.
.

Infatti....anche togliendo le jeep/fiat che diventaeranno jeep/psa il numero è alto, quindi quel 15% su base psa mi sembra un pò troppo alto come percentuale, poi se si toglie il ram dal calcolo ok.
E penso che poi in sudamerica su lowcost di grandissimo successo come nuova strada ci vorranno mooolti anni per passare a un nuovo pianale di derivazione psa.
Curioso di sapere che farà tavares di dodge chrsyler, per alfa sopra il C e se alla fine una ypsilon la faranno ancora ,coi numeri che fa in italia vende forse più di tutto il marchio ds:-)

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Ultima modifica di Stefano_M il gio dic 10, 2020 2:00 pm, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: gio dic 10, 2020 1:56 pm 
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Tavares continua a dire che DS riesce a realizzare margini pari a quelli di Audi, Mercedes e Bmw, onestamente non è che ci credo molto.
Ds avrà una gamma più che decente, però non vendono.
La Ds7 non arriva a 40.000 unità, la DS3 crossback non arriva a 50.000.


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MessaggioInviato: ven dic 11, 2020 8:57 am 
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Continuando con la disamina della gamma di Stellantis grazie a PSA la presenza del gruppo nel segmento C in Europa è più che buona.
Il 2021 vedrà il lancio di 308 e Astra, entrambe con versioni elettriche e sw.
Stellantis offrirà anche delle segmento B allargate come la C4 e la Tipo.
Sono molto interessato a vedere come andrà commercialmente la C4, Citroen non ha successo nel segmento C dai tempi della Xsara (e della pubblicità con Claudia Schiffer).
Per la Tipo si parla di un crossover pseudo low cost da produrre in Turchia che diventerebbe anche l’erede della 500L, nessuna decisione è stata presa.
Tavares dovrà decidere anche se offrire una segmento C negli States dove FCA ha abbandonato quel settore di mercato dopo il mega flop della Dart.
In Cina le compatte (a 4 porte) vendono ancora moltissimo.


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MessaggioInviato: ven dic 11, 2020 9:56 pm 
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Non c’è alcun dubbio che le classiche segmento D stanno soffrendo moltissimo su tutti i mercati.
Diversi costruttori hanno abbandonato il settore, Stellantis ha una gamma ridotta.
La tanto celebrata 508 vende poco in Europa e nulla in Cina.
A breve saranno lanciate la DS8 (i numeri saranno da prefisso telefonico) e la C5.
Da circa 3 anni Opel sta studiando come dare un erede all’Insignia. Negli anni 90 Opel riusciva a piazzare quasi 300.000 Vectra all’anno, adesso l’Insignia (imho un’ottima media).
Loescheller vorrebbe una d-suv da vendere come Peugeot in Cina, Tavares per adesso ha bloccato lo sviluppo.
Per quanto riguarda la Giulia, dovrà ricevere un nuovo pianale, potrebbe essere il nuovo EMP che nelle varianti elettriche avrà la trazione posteriore.


Allegati:
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MessaggioInviato: sab dic 12, 2020 7:46 am 
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PSA Group CEO Carlos Tavares already had a busy 2020 ahead of him when the COVID-19 pandemic hit. He and his teams were preparing for a merger with Fiat Chrysler Automobiles to create Stellantis, the world's fourth-largest automaker by volume, and to roll out a full slate of electrified models to meet the EU's new emissions standards. But Tavares was able to navigate these stormy seas, keeping the merger on track, growing PSA's electrified sales substantially -- and also outperforming rivals by recording an operating profit in the first half despite lockdowns around the world. Tavares spoke with Automotive News Europe Associate Publisher and Editor Luca Ciferri and News Editor Peter Sigal via video chat about how these challenges were overcome and what is ahead for Stellantis.

You have said that the COVID-19 pandemic has boosted the rationale to create Stellantis. Have there been any side effects from the crisis on the agreement?
It has been a very long process with a lot of hard work. From the signing [of the memorandum of understanding] to closing, it's roughly 15 months of work in terms of preparing filings related to all the different takeovers and administrations, the bankers and antitrust authorities. But the most incredible part of this process is that we are on time and that the teams kept the pace under COVID lockdowns. We have been able to work remotely and collaboratively. We have had more than 600 people working intensively on this process since December 2019, which was the signing date, and now we are preparing for the closing in the course of the first quarter of 2021. And while we are doing this, both Mike Manley on the FCA side and myself on the PSA side have been managing our companies to make sure that we overcome all the challenges of those lockdown periods, so that we can start Stellantis with a good financial position.

MEET THE BOSS
Name: Carlos Tavares
Title: PSA Group CEO
Age: 62
Main challenge: Making Stellantis a tough competitor to Europe's largest automaker, VW Group.

PSA and FCA each operate with a very similar three-dimensional matrix: brand, function, region. What can we expect from Stellantis?
A three-dimensional matrix is the basic organization of any global carmaker nowadays. It's all about interacting in a cross-functional way. In the first axis, we show the vision for each brand -- as well as consider each brand's strong history -- then build their future and destination with a clear positioning. Then, we have the functions, where we need to have very precise expertise regarding the best practices, the most efficient processes, the best techniques to be a benchmark in the worldwide industry -- in engineering, in sales and marketing, in manufacturing and supply chain, in any other function that you could imagine. Last but not least, we have the regional axis, which is the place where operationally you create the value. You create that by using the brand portfolio to cover the market and profit pools, and maximize the value that you create, both on product and on service, making sure that you make your customers happy while using the brand portfolio in a thoughtful way. Stellantis will have a 14-car-brand portfolio plus two mobility service brands and aftersales. So, we have a lot of things to do, a lot of things to imagine. That makes it very, very exciting.

IN HIS OWN WORDS
PSA CEO Carlos Tavares shares why the pandemic has him doing something he hasn't done since his 20s and 30s -- and why he welcomes the change.

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Volkswagen accounts for roughly a quarter of sales in Europe with just three volume brands. Stellantis, which year to date is at a combined 21 percent share, will have Citroen, Fiat, Opel/Vauxhall and Peugeot. Will you have too many brands in the volume sector?
Stellantis will be very strong in Europe -- not exactly the size of the Volkswagen Group, but quite close. I have a huge amount of respect for Volkswagen because they are doing a fantastic job. They are taking many bold decisions and moving forward very strongly on electrification, which makes them a fantastic rival for us and a very good reference against whom we can compete. We understand that they will be ahead of us in Europe, but we will not be very far behind, and we will try to compete in the most efficient way, with a different approach to our business model, but also with a double-digit brand portfolio, as they have.

PSA has signed an agreement with FCA ahead of the merger to help them begin working on PSA platforms and powertrains for small cars. How much will this technology transfer agreement count in the increase of expected Stellantis synergies to 5 billion euros ($6 billion) from the 3.7 billion euros originally estimated?
It's not the most significant part [of the increase], although it will certainly contribute a certain amount. So, how did we move from 3.7 billion euros to 5 billion euros of synergies on a yearly run rate? Very simply. By listening to the proposals of the 25 cross-company teams we created to prepare for the merger, within a strict legal frame. The most exciting sign [for the success of the merger] is that on a bottom-up basis people were getting along very well, were very excited about the prospect of creating a larger family, were offering proposals. So, for me, the most important part is not the amount of synergies. Obviously 5 billion euros of synergies on a yearly run rate -- it's roughly $20 to $25 billion of value creation from this deal. It's a big amount of value creation, as you can imagine -- if we execute properly, of course.

Conversely, the one-time implementation cost for achieving the synergies has risen from 2.8 billion to 4 billion euros. Is this related to write-offs in revised FCA and PSA business plans ahead of the merger?
Well, if that happens, you will see it in the financials of both companies, and of course, of Stellantis at one point. If something has to be done in that area, the CFOs will make it clear and transparent in the financials of the different entities. But, of course, the implementation costs are real. The magnitudes are something that we will be eager to optimize at any point in time, which is in the mindset of the people both on the FCA side and the PSA side. I think efficiency and effectiveness are something that I can feel on the two sides of the Stellantis family. I can feel that there is this great business sense that has been the result of the leadership from Mike Manley and, prior to Mike, from [the late former FCA CEO] Sergio Marchionne, and I think it has also been the DNA of PSA over the last few years. I feel the fact that people understand the economic impact of what they do, what they decide, what they spend, and I feel that there is eagerness to optimize the way we are spending our money and to make sure that we get more out of each buck for everything we do, and that is good.

IN HIS OWN WORDS
There are three major improvements to today's cars versus the ones PSA boss Carlos Tavares used to drive a few decades ago.

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With the very strong and highly profitable presence you will have with Stellantis in North America because of FCA, is there still a need to bring the Peugeot brand there?
First, as long as we are competitors, which means up to the closing, my answer will be, yes, of course our plan is to bring Peugeot to North America. This being said, our [PSA] North American team in Atlanta that is preparing for the comeback of Peugeot in the U.S. market is bringing us many ideas in terms of logistics, in terms of maintenance, in terms of the distribution model, in terms of marketing communication, as we have no legacy. Whatever we decide in the Stellantis world, all of those ideas will improve the way we go to market and the way we run the business. I was working in the United States for a while [as head of Nissan North America], and I know how competitive the market is, and I am very humbled vis-à-vis the level of competitiveness it takes to grow a profitable presence there. This is exactly what FCA has been doing, so my hat is off to the FCA team for that.

The U.S. has been FCA's profit driver, focusing on pickup trucks and the Jeep brand. Is there room for this part of the organization to benefit from the success that you have brought to your businesses in Europe?
The first answer to your statement, which is very true, is simple: If it's not broken, don't try to fix it. But we know that in our industry when you have the sense that everything is going well, it's exactly the moment where you need to challenge yourself and look for additional efficiencies and achieve a better performance. And the fact that we are bringing the two companies together may also be an opportunity to be challenged on the things that we could even do better, and this is true for the Americas as much as for Europe. PSA has been very successful in Europe, but that does not mean that we are doing everything very well. I think Mike [Manley] would say the same for North America.


The new Citroen C4, available with a full-electric drivetrain, is one of a number of high-profile electrified PSA vehicle launches this year.
As CEO of Stellantis, where will you spend most of your time?
After closing, the fair answer is hopefully not in a plane. But of course there would be some travel -- mostly to Turin, Amsterdam, Paris, Detroit, Sao Paulo, Russelsheim. All of this is part of a global company. Of course we would have significant digital interaction, that is for sure, but human interaction would also have a significant role to play. This is about management, about expressing some kind of direction and convincing people that what we are doing makes sense, inspiring people to go in one direction or the other direction, and that means human interaction. We have learned through two successive lockdowns in Europe that we can run a car company in a crisis mode using digital tools. As long as a sense of team spirit is created by having human interactions -- you can have dinner, you could have a drink, you can have arguments or discussions -- then digital communications tools are appropriate, and that is going to reduce the burden of travel, jet lag and time differences.

This is an important year for emissions in the EU, with a 95 g/km CO2 target. Overall, are you happy with PSA's emissions performance?
What makes me happy is that my electrified-vehicle sales mix is going up quite fast, which means that we are in a "pull" mode in terms of selling electrified cars, which is important for the profitability of that kind of technology. We are the No. 1 carmaker in terms of CO2 emissions reduction rate in Europe, which means that we were able to bring the right technologies and the right pace to the market to support this very important trend that is requested by the societies in which we operate. I'm also happy with the strategy that we put in place years ago. All the technologies and the products that we are selling right now, whether pure EVs or plug-in hybrids, were decided in 2014. At the time we were coming from a year [2013] when our operating profit margin rate was minus 2.8 percent. So, in the first year of the turnaround, we were able to decide relevant investments on our core technology that brought all the electrified technologies and multi-energy platforms that we are using successfully now. Now we are preparing a dedicated EV platform, which we call eVMP, that will be used from 2023 or 2024 onward. We recognize that from that period the sales mix will be such that purely electric vehicles deserve a dedicated state of the art platform.

Next year's CO2 compliance will increase to 100 percent of all cars sold from 95 percent this year, and the low-emissions "supercredit" multiplying factor will decrease to 1.67 from 2. To remain compliant will PSA need to decrease its emissions by 10 percent?
Possibly more than that. If you look at 2030 versus 2021, the regulation is minus 37.5 percent [less CO2]. But to align with the European Green Deal [to be carbon neutral by 2050] that the EU is preparing, I believe there is a significant probability that the minus 37.5 percent will be made more stringent. I think the mindset is, Stop making internal-combustion cars; bring all of the mobility to a zero-emissions level, which means electrification; and make sure that you do it fast. The speed at which we can do it is going to create a huge stress in the industry. The companies who cannot adapt to these new conditions are taking the risk of disappearing or being consolidated with other companies. But it's not only a question for carmakers. In Europe, there are 14 million people working in the automotive industry, and we need to think about the ecosystem around us to see if it can move as fast as we are going to move. You often hear that carmakers look like dinosaurs, but it's not always the case. We are becoming a very sophisticated, very aligned, very focused industry that may surprise some of the stakeholders.

Do you see a future for the diesel, or would PSA's money be better spent on accelerating the electrification of gasoline engines?
We are doing what we need to do to continue to sell diesel cars because the customers are asking us to do so. Our sales mix is reasonably stable at about 30 percent diesel. A few years ago it was a little bit above 50 percent. I am sure in the near future we will have to wind down manufacturing activities for diesel engines to replace that with manufacturing activities for electrified components of our electric powertrains. So, as long as our customers are happy with an affordable mobility and we are compliant with the CAFE rules, it's just fine. But there is a point in time where the constraints will generate such a significant additional cost or engineering-resource consumption that we will decide to reallocate those resources.

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We have recently seen a lot of recalls of plug-in hybrids and EVs because of fires. What can be done to ensure a smoother rollout of these technologies?
In engineering you always need some kind of lead time in the upstream part -- fundamental research, advance engineering, development and validation. You need a very significant flow of activities in terms of testing, calculation, component testing, system testing, vehicle testing, etc. to make sure that you have reached the right level of maturity. In the normal flow of action, your engineers will say, 'Now I need to make X million kilometers or miles to validate this component at this rate of durability.' Eventually, if you give them the time and the resources, they will do a fantastic job. At the end of the day you get the performance, durability, safety, and, eventually, you get the cost performance and your customers will be happy. If there is a point at which you want to challenge this process -- it can be a product planning strategy event in which you say, 'I have to change direction because the norm-driven market is going in another direction' -- eventually you are taking risks that you will disrupt this flow of action-related validations. You will end up creating a quality issue.

At the last Frankfurt auto show, you publicly asked for the dialogue between the regulators and the industry to become better, in order to address what you just described. Has there been progress on this?
I will answer you from two perspectives, the PSA CEO from one side and the European citizen that I am from the other. As PSA CEO, we are leading the pack. We are quickly developing the technology that we need. We are vertically integrating the engineering and the manufacturing of the major [electrification] components -- motors, transmissions, battery packs, battery cells. We have completed the transformation. We have made the decisions. We have made money to invest on those activities. Now, let's see how we perform in executing all of this. From a citizen's perspective, I would not dare to think that we could impose the same thing on aircraft makers, for example. We would not say to an aircraft maker, 'You need five years to do this, but I will give you two.' Why? Because that creates an obvious safety issue for the consumers that are going to use those planes. If we transfer this to the automotive industry, we have to be mindful that we have to give the battery makers, carmakers and the engineers, who are managing the energy in the vehicle and all the safety devices, a reasonable timetable to do their jobs.

On the personal side, what have you missed most during the coronavirus lockdowns?
I'm a privileged guy. I can continue to run my car company remotely with my great team. Of course, living in France, not being able to see my grandkids in Portugal is painful. [Lockdowns were] something that needed to be done because it was the best solution we could have in our hands to fix the sanitary problem. The second lockdown is keeping the economy running at a certain rate -- not 100 percent, but much better than the first lockdown, which means that the social and economic consequences of the second lockdown will be much smaller. It demonstrates that we are learning, because at the same time we have a better knowledge to limit the effects of the pandemic. Overall, the most painful thing was not being able to see my grandkids and my kids during lockdown. Otherwise, I cannot complain.

Il futuro big boss parla con automotive news.


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MessaggioInviato: sab dic 12, 2020 10:01 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
Non c’è alcun dubbio che le classiche segmento D stanno soffrendo moltissimo su tutti i mercati.
Diversi costruttori hanno abbandonato il settore, Stellantis ha una gamma ridotta.
La tanto celebrata 508 vende poco in Europa e nulla in Cina.
A breve saranno lanciate la DS8 (i numeri saranno da prefisso telefonico) e la C5.
Da circa 3 anni Opel sta studiando come dare un erede all’Insignia. Negli anni 90 Opel riusciva a piazzare quasi 300.000 Vectra all’anno, adesso l’Insignia (imho un’ottima media).
Loescheller vorrebbe una d-suv da vendere come Peugeot in Cina, Tavares per adesso ha bloccato lo sviluppo.
Per quanto riguarda la Giulia, dovrà ricevere un nuovo pianale, potrebbe essere il nuovo EMP che nelle varianti elettriche avrà la trazione posteriore.

La prescritto il dottore che giulia SE mai la rifaranno dovrà ricevere un nuovo pianale:-)
Munoz è molto bravo, come bravo anche il suo grafico...peccato che in quasi ogni suo post su fca compare una suo non manifestato ma evidente "non passione" per ogni cosa che fa la casa ex italoamericana:-)

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ALFA ROMEO GIULIETTA jtdm-2 20 170cv- distinctive-pack premium-pack sport 18 - Luglio 2010 -superati i 330.000 KM!!!


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MessaggioInviato: sab dic 12, 2020 1:24 pm 
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Nell’intervista a Tavares non ci sono spunti interessantissimi.
Il CEO sostiene che sia PSA in Europa che FCA in Nord America possono fare di meglio.
Io aggiungerei che entrambe di devono impegnare molto di più in Cina, non arrivano all’1%.
Tavares ha aumentato il target dei risparmi ma anche i costi di ammortamento, tradotto in parole povere dovranno iscrivere in perdita alcune piattaforme. Chissà quali.


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MessaggioInviato: dom dic 13, 2020 8:49 am 
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https://www.quattroruote.it/news/indust ... wagen.html

Traduzione in italiano dell’intervista di Tavares.

@stefano hai ragione Munoz è molto critico delle strategia FCA ma aveva giustamente previsto nel 2015 (anche prima del corteggiamento folle di Marchionne per GM) che tagliare ovunque per arricchire gli Agnelli di fronte a normative mondiali sempre più costose da implementare avrebbe portato alla resa.
Giustamente si celebrano i successi di FCA in Nord America (Marchionne fu il primo ad abbandonare le berline) ma ci si scorda che in Europa FCA deve pagare circa 1,8 miliardi di euro l’anno per non incorrere nelle multe.
Era necessario trovare un alleato che fornisse pianali elettrici che FCA non voleva sviluppare.
Tavares ha messo al primo punto la ristrutturazione delle attività di FCA in Europa, trovo interessante la sua affermazione di migliorare la casa italoamericana in Nord America.
Prima di poter sfidare Vw per il predominio europeo Stellantis dovrà ristrutturare, come ha fatto con Opel che ha perso in 3 anni il 40% della quota di mercato.
Saranno anni duri per la vecchia Fiat.


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MessaggioInviato: dom dic 13, 2020 9:25 am 
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daimlerchrysler ha scritto:
https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2020/12/12/stellantis_tavares_in_europa_il_concorrente_di_riferimento_sara_volkswagen.html

Traduzione in italiano dell’intervista di Tavares.

@stefano hai ragione Munoz è molto critico delle strategia FCA ma aveva giustamente previsto nel 2015 (anche prima del corteggiamento folle di Marchionne per GM) che tagliare ovunque per arricchire gli Agnelli di fronte a normative mondiali sempre più costose da implementare avrebbe portato alla resa.
Giustamente si celebrano i successi di FCA in Nord America (Marchionne fu il primo ad abbandonare le berline) ma ci si scorda che in Europa FCA deve pagare circa 1,8 miliardi di euro l’anno per non incorrere nelle multe.
Era necessario trovare un alleato che fornisse pianali elettrici che FCA non voleva sviluppare.
Tavares ha messo al primo punto la ristrutturazione delle attività di FCA in Europa, trovo interessante la sua affermazione di migliorare la casa italoamericana in Nord America.
Prima di poter sfidare Vw per il predominio europeo Stellantis dovrà ristrutturare, come ha fatto con Opel che ha perso in 3 anni il 40% della quota di mercato.
Saranno anni duri per la vecchia Fiat.

Diciamo che fca ha già tagliato gamma e quota di mercato col canadese.
Un conto è essere giustamente critico con fca... Un altro è mettere in foto insignia davanti a giulia :-)

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MessaggioInviato: dom dic 13, 2020 9:36 pm 
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daimlerchrysler ha scritto:
https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2020/12/12/stellantis_tavares_in_europa_il_concorrente_di_riferimento_sara_volkswagen.html

Traduzione in italiano dell’intervista di Tavares.

@stefano hai ragione Munoz è molto critico delle strategia FCA ma aveva giustamente previsto nel 2015 (anche prima del corteggiamento folle di Marchionne per GM) che tagliare ovunque per arricchire gli Agnelli di fronte a normative mondiali sempre più costose da implementare avrebbe portato alla resa.
Giustamente si celebrano i successi di FCA in Nord America (Marchionne fu il primo ad abbandonare le berline) ma ci si scorda che in Europa FCA deve pagare circa 1,8 miliardi di euro l’anno per non incorrere nelle multe.
Era necessario trovare un alleato che fornisse pianali elettrici che FCA non voleva sviluppare.
Tavares ha messo al primo punto la ristrutturazione delle attività di FCA in Europa, trovo interessante la sua affermazione di migliorare la casa italoamericana in Nord America.
Prima di poter sfidare Vw per il predominio europeo Stellantis dovrà ristrutturare, come ha fatto con Opel che ha perso in 3 anni il 40% della quota di mercato.
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Li vedo bene a sbarcare in USA con Peugeot. Successo assicurato...

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Alla guida di una KIA SPORTAGE 1.6 Turbo Benza Ibrida
Guidavo una Stelvio senza Apple CarPlay
Guidavo una sorprendente svedese - V90 D4
Guidavo una bella A6 SW TDI Grigio Floret. Veloce Comoda Bella Anonima
Guidavo una anonima e puzzolente 320d Touring MSport...
Guidavo una splendida Range Rover Evoque... Si, si girano tutti al semaforo...
Guidavo una fantastica A5 Sportback S-Line, 2.0 TDI 170cv...


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MessaggioInviato: lun dic 14, 2020 8:19 pm 
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In quest’intervista Tavares ha detto che lo sbarco di Peugeot sarà svolto “nell’ambito del rafforzamento delle attività del gruppo in Nord America”, imho c’è un ripensamento.


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