Lotus cancella la Esprit e pensa ad un SUV/crossover
Lo ha dichiarato il nuovo amministratore delegato, che prova in tal modo a voltar pagina dopo l'epoca di Dany Bahar. Jean-Marc Gales, ex PSA, sta pensando anche ad un SUV/crossover.
L’amministratore delegato Lotus ha concesso una lunga intervista ad Auto Express, nella quale parla dei progetti futuri e lascia intendere come la politica di grandeur sostenuta dal suo predecessore (Dany Bahar) non sia più in vigore. Jean-Marc Gales esordisce mettendo in chiaro i progetti a breve termine: nel prossimo biennio il marchio di Hethel dedicherà attenzioni solo alle Elise, Exige ed Evora, ritenuti modelli ancora da sviluppare e ‘con una lunga vita davanti’.
In un secondo momento potrebbero venir lanciate automobili di segmenti per Lotus inediti, dal momento che “nulla è stato ancora deciso, ma le berline ed i SUV/crossover sono due tipologie di vetture a cui stiamo pensando. Se Lotus ne realizzerà una allora sarà leggera, orientata verso le prestazioni e dallo stile accattivante”. Il manager lussemburghese ha poi scartato la possibilità di una Lotus che realizza da se i propri motori. “Non possiamo e non dobbiamo realizzare i motori in casa – la sua riflessione –. Tutte le piccole aziende che si sono lanciate in questo progetto hanno poi chiuso, quindi continueremo ad appoggiarci a grandi marchi”.
Gales smentisce poi che Lotus voglia introdurre una sportiva derivata dal prototipo Esprit, vettura che l’amministratore delegato considera legata al passato. Lotus riesce comunque a vendere un buon numero di automobili, nonostante l’incertezza riguardante il suo futuro: nello scorso trimestre sono state vendute 505 vetture, risultato più convincente da tre anni a questa parte. L’amministratore delegato Lotus è in carica dal maggio 2014 ed ha lavorato negli anni scorsi con Daimler, General Motors, Volkswagen e PSA, curando il lancio della gamma DS.
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